SESSUALITA

Guida allo Spanking BDSM

Lo spanking è una pratica del BDSM ed è generalmente una delle prime sperimentate da chi si avvicina a tale mondo.

Il termine deriva dal verbo inglese ‘’to spank’’, ovvero sculacciare. Praticare lo spanking significa quindi sculacciare il partner.

In questo articolo vedremo nel dettaglio che cosa si tratta, daremo qualche suggerimento e ne descriveremo alcune varianti più o meno comuni; diciamo alcune perché il solo limite a questa pratica è la fantasia di chi la esegue.

Requisiti base

Il requisito di base per un buon spanking è che i due partner siano entrambi maggiorenni, consenzienti e con reciproca totale fiducia. Seppure si tratti di una pratica ‘’punitiva’’ lo scopo è quello di raggiungere insieme più alti livelli di piacere. Quindi niente forzature, insistenze, e coercizioni.
Per sicurezza è necessario anche concordare una parola in codice che chi viene sculacciato utilizzerà come segnale per chiedere di terminare immediatamente la pratica.

Perché lo spanking

Lo spanking, al pari di altre pratiche sessuali, non è piacevole a livello oggettivo ma bensì soggettivo. Questo significa che può piacere come no, ma si dovrebbe provarlo prima di giudicarlo. Le pratiche BDSM, dai più viste come forme di pura perversione, sono in realtà delle azioni che risvegliano piaceri spesso anche inconsci. E’ pertanto possibile che provando lo spanking si scopra una nuova frontiera del piacere soddisfacendo voglie represse.

Oltre a ciò, fisiologicamente, lo spanking aumenta il flusso di sangue nelle zone dei genitali contribuendo ad aumentare il piacere.

I ruoli nello spanking

Non è importante il sesso dei praticanti, ma deve essere chiaro che si tratta di due ‘’attori’’ con ruoli ben diversi e distinti: colui che sculaccia (dominatore) e colui che viene sculacciato (dominato). Il primo deve provare piacere nel sottoporre l’altro a punizione, il secondo a essere punito.

Va da sé che, mettendosi il secondo nelle mani del primo, che a sua volta deve assumersi la responsabilità delle azioni, la fiducia reciproca deve essere totale.

Se questo avviene la fiducia reciproca tra i partner ne sarà aumentata in tutte le occasioni.

Le posizioni nello spanking

Lo spanking di base, lo si esegue sul divano, a mani nude, con uno dei due partner coricato nudo, prono sulle gambe del dominatore, nella più classica delle posizioni della sculacciata. Il dominatore sculaccia il dominato con la mano aperta, sulle natiche, con intensità e ritmo crescenti, guidato dalle dimostrazioni di apprezzamento del dominato stesso.

Si possono poi assumere altre posizioni, come quella in cui il dominato è inginocchiato e coricato in avanti e standogli di fianco: in tale posizione i partner possono guardarsi durante l’azione.

Un’altra possibilità è di mantenere il dominato nella stessa posizione, ma con il dominante di fronte a lui: in questo caso è necessario utilizzare un qualche strumento poiché con le sole mani non è possibile raggiungere le natiche del partner.

Esistono poi, per gli assidui praticanti, cuscini ed inginocchiatoi atti a portare il dominato nella posizione più favorevole in assoluta comodità.

Anche la sculacciata con il dominato in piedi è possibile, con il dominatore vicino al dominato, rimarcando la sua presenza.

Gli strumenti

Lo spanking lo si può praticare tranquillamente a mani nude, ma in alcuni casi si possono utilizzare alcuni strumenti.

Esistono palette in legno o in cuoio appositamente realizzate: si tratta però di strumenti abbastanza dolorosi e che vanno maneggiati con una certa perizia per evitare al partner danni tanto involontari quanto gravi.

Altra possibilità sono le fruste, a coda singola, o ‘’flogger’’ a tante code: si tratta di strumenti dall’indubbio effetto scenico.

Abbastanza utilizzato è anche il frustino da fantino: la sua forma allungata lo rende particolarmente adatto allo spanking stando in piedi di fronte al partner inginocchiato. in tale posizione serve per incitare il partner al rapporto orale.

Abbinamento con altre pratiche

Se si cercano emozioni ancora più forti si può arrivare ad utilizzare costrittori per immobilizzare il partner, oppure bavagli o gagball per impedire al partner di urlare o lamentarsi. In tale caso la parola di sicurezza va sostituita con u getto da tenere in mano che il dominato lascerà cadere qualora non intendesse continuare.